I processi di cui Oscar Wilde fu protagonista nel 1895 (uno da lui intentato per diffamazione contro il Marchese di Queensberry, padre del suo giovane amico Lord Alfred Douglas, e due intentati contro di lui dalla Corona per sodomia e oltraggio al pudore) costituiscono una raccolta di documenti terribilmente interessanti dal punto di vista sociale, artistico e culturale,avendo determinato la rovina di uno dei maggiori autori del XIX secolo, uno scrittore e drammaturgo ancora insuperato, ancora letto, rappresentato e citato in ogni sede e da ogni tipo di persone. Wilde fu condannato a due anni di lavori forzati per sodomia ed atti contro la morale, e tre anni dopo la scarcerazione morì in miseria a Parigi. La legge che puniva i rapporti sessuali tra maschi consenzienti commessi in privato (la legge non riguardava i rapporti tra donna) venne abrogata solo nel 1967.I processi contro Oscar Wilde, oltre a voler dimostrare la cattiva condotta di Wilde, volevano dimostrare come Wilde fosse un autore immorale e molte sue opere vennero discusse in aula (Il ritratto di Dorian Gray, Le frasi e filosofie ad uso dei giovani”, per citare solo alcuni esempi) e questo materiale verrà approfondito e interpretato dagli allievi attori, per comporre un affresco che restituisca la contrapposizione tra il mondo artistico di Wilde e il mondo politico gestito in chiave ottusa e repressiva. Tale paradigma non ha tempo e purtroppo si ripete nella storia anche in quelle società apparentemente più avanzate ma che non riescono ad estirpare il virus dell’intolleranza. Tutti i partecipanti, sia maschi che femmine,si misureranno con il personaggio di Oscar Wilde e tutti i partecipanti impersoneranno personaggi di sesso diverso. Vogliamo in tal modo rompere lo schema obsoleto della corrispondenza dei generi ed esplorare le possibilità che tale scelta prospetta. Ci pare,questo, un metodo innovativo come anche la drammaturgia che si comporrà di frammenti riuniti in modo associativo e non consequenziale. Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico, curato dal Dipartimento Attività Culturali, per la concessione di contributi destinati a sale teatrali private con capienza inferiore a 100 posti aventi sede a Roma, per progetti di ricerca e sperimentazione nell’ambito dello spettacolo dal vivo e della formazione. Stagione 2024/2025.